«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

lunedì 11 dicembre 2017

Brescia. Inclusione scolastica per i non vedenti, troppe nubi sul futuro

La riorganizzazione prevede nel Bresciano sei erogatori ma il timore è che il servizio non sia sempre all'altezza. 
Cambiano le norme, ma l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici) rimane un punto fermo per tutti i disabili visivi della provincia, in particolar modo per quanto riguarda l'inclusione scolastica. Una competenza per decenni nelle mani della Provincia e del Comune che sostenevano economicamente il Centro non vedenti «forte di un'esperienza quarantennale e di un notevole supporto da parte di numerosi professionisti», come specificato da Paolo Ambrosi, vice presidente dell'Uici di Brescia. Così è stato fino a qualche mese fa quando per effetto della legge Delrio sono state approvate le nuove linee guida spostando le competenze in capo alla Regione. Una situazione che «ha creato confusione, incertezza e allarmismo specie fra le famiglie dei giovani studenti che a inizio anno ancora non erano state informate sui piani educativi individuali dei propri figli sulla scorta dei quali la Regione avrebbe dovuto finanziare gli interventi», aggiunge Ambrosi. La riorganizzazione del servizio prevede, per la provincia di Brescia, sei erogatori: oltre al Centro non vedenti ci sono cinque cooperative «della cui competenza sulle disabilità visive non siamo a conoscenza», sottolinea. UNA SITUAZIONE che potrebbe comportare una dispersione di energie e di professionalità ma soprattutto potrebbe mettere in discussione l'eccellenza bresciana dell'Uici, una realtà da tutelare che si mette a servizio di oltre 1.100 non vedenti o ipovedenti della provincia, pari a oltre il 50 per cento dei disabili sensoriali complessivi che ammontano a 2.100, e della quasi totalità degli alunni disabili visivi. «L'inclusione scolastica per ogni studente disabile visivo è fondamentale e i bisogni per ognuno di essi sono diversi», spiega la presidente Sandra Inverardi, ribadendo quanto sia importante il coinvolgimento di enti che abbiano competenze adeguate e invitando la Regione a migliorare, per il prossimo anno, l'erogazione del servizio. (MAR.GIAN.)
(fonte: Press-In anno IX / n. 3193 - Bresciaoggi del 08-12-2017)

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