«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

martedì 4 ottobre 2011

Sergio Rubini accecato da Saramago

L'audiolibro del capolavoro di Saramago restituisce quasi fisicamente tutta la devastante densità di un mondo azzerato, ridotto da una inspiegabile cecità di massa a un putrido dilagare di sopraffazione, escrementi, immondizia.
Pubblicato nel 1995, Cecità mantiene intatto il suo potere di metafora e di atto d'accusa contro una specie che ha perso il senso della solidarietà, incapace di vedere, gli orrori che gli umani sono in grado di infliggere ai loro simili. Sergio Rubini ci porta dentro alle vite di questi esseri senza nome, genericamente identificati come il medico o il primo cieco o la ragazza dagli occhiali scuri, al punto da sentirne l'odore, percepirne i respiri, soffrirne gli abusi. La grandezza di Saramago nel descrivere ambienti, personaggi, azioni e stati d'animo è ben resa da una lettura capace di sottolineare il sarcasmo e l'angoscia, la violenza e la paura, che con rapide variazioni di ritmo riesce a rendere quasi tridimensionale l'ascolto. La voce di Rubini, calda e rotonda, rende un po' più sopportabile la visione di questo inferno. Unico appunto, alcuni evitabili inciampi nella dizione. (paola legnaro)
"Cecità" di Josè Saramago
letto da Sergio Rubini
Emons audiolibri Feltrinelli
durata 11 ore e 10 minuti
euro 15,90
Traduzione di Rita Desti

(fonte: Press-In anno III / n. 2586 - Venerdi di Repubblica del 02-10-2011)

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